Come scegliere il centro di procreazione medicalmente assistita

Per individuare la struttura più adatta alle proprie esigenze è bene porsi queste 10 domande. Tutte le informazioni e i contatti sono disponibili sul portale doveecomemicuro.it:

1. ESEGUE LA TECNICA INDICATA PER LA PROBLEMATICA ALLA BASE DELLA DIAGNOSI DI INFERTILITÀ?

Secondo il tipo di problema riscontrato, vi sarà l’indicazione per una specifica tecnica di Procreazione Medicalmente Assistita (le principali sono IUI, FIVET e ICSI). La IUI (Inseminazione Intrauterina) è indicata in genere nei casi lievi o di sterilità inspiegata. E solamente se la donna è giovane, le tube funzionano bene e la ricerca della gravidanza è cominciata da poco. In presenza di un fattore maschile moderato-severo o in caso di tube chiuse o danneggiate della donna, invece, è necessario ricorrere a tecniche più complesse (le principali sono FIVET e ICSI).

2. È DI 1°, 2° O 3° LIVELLO?

Il livello di una struttura è uno degli elementi di cui tenere conto. I centri di 1° livello eseguono soltanto procedure di Inseminazione Intrauterina (IUI) mentre quelli di 2° e 3° effettuano anche procedure di procreazione assistita più complesse (come FIVET e ICSI), tecniche di prelievo chirurgico di spermatozoi (es. MESA, TESE, PESA, TESA), di crioconservazione degli spermatozoi e degli ovociti (FO) e di crioconservazione di embrioni (FER). La distinzione tra centri di 2° e 3° livello dipende dal tipo di anestesia che è necessario adottare.

3. QUALI SONO I TEMPI DI ATTESA?

Questo è un elemento importante da considerare se si cerca una gravidanza. Uno o due anni di attesa, infatti, possono fare la differenza specialmente se la donna è avanti con gli anni. Meglio informarsi sempre, quindi, confrontandosi direttamente con le strutture sanitarie.

4. RISPONDE ALLE ESIGENZE DI UNA COPPIA IN CUI LA DONNA HA PIÙ DI 34 ANNI?

Le probabilità di concepire per la donna, una volta compiuti i 34 anni, diminuiscono sensibilmente di anno in anno anche ricorrendo alle tecniche di PMA. L’età della partner femminile influenza inevitabilmente la scelta del tipo di tecnica (perché quelle più complesse sono associate a probabilità più alte di avviare la gravidanza), e conseguentemente del centro. Se si è avanti con gli anni è meglio orientarsi su un centro di 2° o 3° livello, che esegua tecniche complesse e dove l’attesa è minore.

5. EFFETTUA UN ALTO NUMERO DI CICLI DI PMA OGNI ANNO?

Il numero di procedure eseguite in un anno è un elemento a cui prestare grande attenzione perché è indicativo del grado di competenza della struttura. Un centro che effettua un alto numero di cicli offre in genere più garanzie di successo.

6. È PUBBLICO, PRIVATO O PRIVATO CONVENZIONATO?

Rispetto a un centro privato, uno pubblico o convenzionato con il Sistema Sanitario Nazionale (SSN) è più economico o totalmente gratuito, ma potrebbe avere tempi di attesa più lunghi. Occorre tener conto di questo aspetto.

7. ADOTTA TECNICHE DI CONGELAMENTO DI OVOCITI ED EMBRIONI (FER E FO)?

Lo scongelamento di ovociti e embrioni, prelevati dalla donna dopo la stimolazione ovarica, garantisce, in caso di fallimento delle tecniche “a fresco”, un 25% di probabilità in più di avviare una gravidanza per tutte le classi di età. Meglio, quindi, assicurarsi che il centro prescelto adotti entrambe le tecniche (FER e FO).

8. È VICINO A CASA?

È sicuramente un aspetto da non trascurare, visto che in Italia sono aumentati di numero negli ultimi anni i centri di PMA: la vicinanza a casa può semplificare notevolmente la vita alla coppia e ridurre i giorni di lavoro persi.

9. ESEGUE ANCHE TRATTAMENTI PER COPPIE SIERO-DISCORDANTI?

Necessari quando uno dei due partner è affetto da una malattia infettiva contagiosa, vengono effettuati solo da 22 centri italiani. Di questi, solamente 10 sono pubblici e privati convenzionati.

10. EFFETTUA ANCHE LA FECONDAZIONE CHE PREVEDE LA DONAZIONE DI GAMETI ESTERNI ALLA COPPIA?

Questo tipo di fecondazione è necessaria qualora sia indispensabile avvalersi della donazione di gameti esterni alla coppia. I centri pubblici o convenzionati che effettuano questo tipo di fecondazione nel nostro Paese, ad oggi, sono solamente 19.