Scoperto “per caso” il ruolo di alcuni recettori nella cura dei linfomi

Grazie a un donatore con caratteristiche rarissime, a Bergamo un gruppo di ricercatori ha individuato per la prima volta in assoluto la presenza sui neutrofili della molecola CD16A, trascurata finora ma capace di influire sul successo della terapia. Per creare cure su misura contro i linfomi, gli studiosi hanno cercato di capire perché alla stessa terapia pazienti diversi rispondano in modo differente. Questione di geni, ma non solo: serve andare oltre, capire quali recettori sono “espressi” dalle cellule del nostro sistema immunitario, perché gran parte del successo delle cure dipende proprio da loro. Josée Golay – che da tempo indaga il funzionamento degli anticorpi monoclonali usati attualmente come farmaci per la cura di linfomi e altri tipi di tumore – ha fornito per la prima volta alla comunità internazionale dei ricercatori un’informazione importante, grazie a una scoperta inaspettata. “Durante gli studi arruoliamo volontari sani disposti a sottoporsi a un semplice prelievo di sangue per studiare l’interazione degli anticorpi terapeutici con il nostro sistema immunitario”, spiega l’esperto. “Uno di loro, come abbiamo scoperto successivamente, aveva una caratteristica molto rara: era un donatore ‘nullo’; non esprime cioè un particolare recettore del sistema immune, chiamato CD16B, normalmente espresso dai neutrofili, un importante tipo cellulare del sistema immunitario. Questi donatori sani sono rarissimi; in questo modo abbiamo capito che alcuni effetti degli anticorpi in vitro non erano dovuti al CD16B ma a un altro recettore simile, il CD16A, che solitamente non viene preso in considerazione. Invece ora sappiamo che ha un effetto importante nella risposta del paziente a uno dei farmaci più utilizzati contro i linfomi.”

La scoperta, pubblicata sulla rivista dell’American Society of Hematology Blood, apre nuovi scenari non solo in campo ematologico ma in tutte le ricerche che interessano il sistema immunitario, come ad esempio negli studi dedicati alle patologie autoimmuni in cui i neutrofili  hanno un ruolo attivo.