Segni e sintomi delle malattie potenzialmente contraibili dai viaggiatori

Tra le aree a rischio al primo posto c’è il Continente Africano, seguono poi, il Sud Est Asiatico, l’America Latina ed il Medio Oriente. Anche per quanto riguarda l’Africa ci sono comunque differenze: ad esempio l’Africa subsahariana è ad alto rischio di malaria (tra l’altro la malaria che si contrae in Africa è del tipo più pericoloso), mentre nel Nord Africa, così come nel Sud est Asiatico, sono più diffuse le infezioni intestinali come, ad esempio, Epatite A, tifo e colera. Nell’America Latina, oltre all’elevata frequenza delle infezioni intestinali, sono molto frequenti infezioni virali trasmesse da zanzare (zika, dengue chikungunya). Di seguito, epidemiologia, sintomi e prevenzione delle principali malattie contraibili dai viaggiatori.

FEBBRE TIFOIDE
* EPIDEMIOLOGIA E DIFFUSIONE. Conosciuta anche come febbre enterica (EF) o tifo addominale, è una malattia diffusa nei Paesi in via di sviluppo che presentano carenze igieniche. La globalizzazione ha aumentato il rischio di diffusione della EF, soprattutto tra i viaggiatori. È causata da diverse varianti di batteri di Salmonella enterica, tra i quali la principale è la variante typhi (Salmonella Typhi) e si trasmette ingerendo alimenti infetti, ma anche per contatto con individui infetti.
* SINTOMI. Si presenta con febbre alta, dolori addominali e diarrea.
* PREVENZIONE. La prevenzione della febbre tifoide può essere effettuata attraverso l’educazione all’igiene personale, in particolare il lavaggio delle mani dopo l’uso del bagno e prima del contatto col cibo. Per chi prevede un viaggio in Paesi dove la malattia è diffusa, la vaccinazione contro la febbre tifoide può essere indicata. Sono due i tipi di vaccini attualmente disponibili: il vaccino orale contenente germi vivi del ceppo mutante attenuato Ty21a, con un tasso di protezione intorno al 67% fino a sette anni dopo l’ultima dose; e il vaccino a base di polisaccaridi capsulari (Vi Cps), iniettabile, con un tasso di protezione del 72% dopo un anno e mezzo e del 50% dopo tre anni. Oggi vi sono numerosi vaccini contro la febbre tifoide in fase di studio, considerata l’importanza di questa malattia nei Paesi a risorse limitate. In particolare., si stanno studiando nuove formule più efficaci, con risultati promettenti, con particolare attenzione ai bambini.

FEBBRE GIALLA
* EPIDEMIOLOGIA E DIFFUSIONE. Molto diffusa in Africa, è una malattia virale molto grave che si trasmette attraverso diverse specie di zanzare.
* SINTOMI. Risulta mortale in più del 50% dei soggetti non vaccinati e al suo esordio si manifesta con febbre, mal di testa, dolori muscolari, nausea; dopo 3 o 4 giorni si assiste ad un periodo di remissione con riduzione di febbre e sintomi ma in circa il 15-25% dei casi la persona infetta entra in una fase di “intossicazione” con malattia moderata-severa, ritorno della febbre, ittero, emorragie sia cutanee che interne: i decessi si presentano nel 20% dei casi gravi.
* PREVENZIONE. L’unica prevenzione efficace è rappresentata dalla vaccinazione che assicura protezione totale e il vaccino è ben tollerato. La vaccinazione contro la febbre gialla può essere praticata solo presso centri autorizzati.

EPATITE A
* EPIDEMIOLOGIA. È la malattia più diffusa tra quelle prevenibili con vaccino; il contagio avviene per ingestione di cibo e acqua contaminata, ma anche per contatto con un individuo infetto.
* SINTOMI. Dà luogo a manifestazioni cliniche acute (febbre alta, nausea, vomito, ittero) che possono in alcuni casi essere molto gravi specialmente per gli adulti.
* PREVENZIONE. Esiste un vaccino antiepatite A che va somministrato in due dosi secondo una schedula 0-6/12 mesi che garantisce una protezione del 99% contro l’epatite A per tutta la vita. Dopo 10-15 giorni dalla prima dose si è protetti contro l’epatite A per 6-12 mesi.

MALARIA
* EPIDEMIOLOGIA E DIFFUSIONE. Insieme a tubercolosi e HIV, la malaria è oggi una delle principali emergenze sanitarie del pianeta. È una malattia endemica in vaste zone dell’Asia, Africa, America latina e centrale, isole caraibiche e Oceania, con circa 500 milioni di malati ogni anno e oltre un milione di morti, minacciando nel complesso oltre il 40% della popolazione mondiale, soprattutto quella residente in Paesi poveri. Il contagio avviene attraverso la puntura di alcuni tipi di zanzare.
* SINTOMI. Inizialmente i sintomi della malattia (febbriciattola, dolore osseo, mal di testa, nausea…) possono essere confusi con quelli di una banale influenza.
* PREVENZIONE. Per la malaria purtroppo non esiste ancora un vaccino. Per prevenirla si effettua la cosiddetta profilassi antimalarica a base di una serie di farmaci che cambiano a seconda del tipo di malaria che si vuol combattere. La profilassi antimalarica va iniziata con adeguato anticipo prima di raggiungere l’area a rischio.