
DOMANDA
“Mio figlio di 22 anni ha il varicocele. L’esame del liquido seminale ha evidenziato 15milioni di spermatozoi, 95% di forme alterate, 12% di movimenti. A questo punto, alcuni dicono che sarebbe meglio operarsi; altri di aspettare. Vorrei sapere se è sempre necessario operare il varicocele.”
RISPOSTA
Il varicocele rappresenta la causa più frequente di infertilità maschile per cui, quando è presente e non esistono altre cause, sarebbe meglio operarlo. Per capire però se le alterazioni degli spermatozoi dipendano dal varicocele, è necessario valutare ogni parametro del liquido seminale. Per esempio, consideriamo la morfologia: quando le alterazioni sono prevalentemente a carico della testa dello spermatozoi, allora è possibile che questi possano dipendere da varicocele; se invece le alterazioni sono a livello del collo o della coda dello spermatozoo, allora è probabile che le alterazioni possano dipendere da una infiammazione delle vie seminali (prostata e/o vescicole seminali). Di conseguenza, potrà essere alterato il pH, potranno essere presenti leucociti e anche la motilità rettilinea progressiva essere alterata. In questi casi, anche in assenza di bruciori minzionali o fastidi durante l’eiaculazione, sarebbe meglio eseguire la spermiocoltura e associare eventuale terapia antibiotica, mirata e per brevi periodi. In pratica, prima di un eventuale intervento, sarebbe consigliabile capire se il varicocele rappresenti l’unica causa delle alterazioni degli spermatozoi oppure esistono altre cause, come le alterazioni degli ormoni (FSH, LH, prolattina e testosterone).