In Sicilia vaccinazioni in chiesa; a Venezia in vaporetto

Qualche giorno addietro ha preso il via in Sicilia la vaccinazione dei cittadini di età compresa tra i 69 e i 79 anni nelle chiese, grazie anche al contributo volontario dei medici dell’Ordine di Palermo, che hanno accolto l’appello dalla Conferenza episcopale siciliana (Cesi) e dal presidente della Regione, Nello Musumeci. Tra i molti medici vaccinatori volontari, che stanno operando nelle parrocchie indicate dalla Cesi, anche il presidente dei medici, Toti Amato, membro della Fnomceo; il consigliere Omceo Antonio Iacono, anestesista e rianimatore; Mirella Milioto, dermatologo pediatra, tutti presenti nella Chiesa di San Vincenzo di via dei Quartieri. “I colleghi hanno aderito senza pensarci un attimo”, dichiara Amato. “La loro presenza dimostra la vera natura del medico. Il nostro primo dovere è la solidarietà. Vaccinare quanto più possibile e prima possibile è l’unica strada percorribile, ma non è la sola. Per uscire da questo stato di stanchezza interminabile che sta mettendo tutti a dura prova serve innanzitutto una grande alleanza tra scienza, cittadini e istituzioni”, afferma. La Chiesa San Vincenzo de Paoli è una delle 500 parrocchie delle 18 Diocesi dell’Isola indicate nell’accordo che la Regione siciliana ha raggiunto con la Conferenza Episcopale per somministrare il vaccino anti-Covid lo scorso sabato.

A Venezia vaporetto attrezzato come ambulatorio. È così che l’isola di Sant’Erasmo ha visto vaccinati gli anziani over80. L’operazione è stata voluta dall’Ulss 3 Serenisssima in collaborazione con il Comune e l’Actv, la società di trasporto pubblico. “Mentre continuiamo la campagna vaccinale siamo impegnati a portare direttamente il vaccino agli anziani che risiedono in zone isolate Circa 120 le vaccinazioni effettuate a cui si sommano alcune fatte, sempre nell’isola, a domicilio”, dichiara il direttore generale, Edgardo Contato. Il vaporetto – in una inusuale livrea rossa – ha attraccato nel pontone in genere usato per caricare e scaricare i passeggeri e, mentre a terra con calma e in ordine si presentavano i candidati, a bordo si è proceduto a vaccinare gli aventi diritto dell’isola, che ospita circa 500 abitanti. Non si sono riscontranti problemi e i vaccini sono stati tutti utilizzati, anche da chi è giunto da Murano e dall’isola delle Vignole per evitare di doversi recare in punti di somministrazione più lontani.