In Italia 2 anziani su 3 assumono ogni giorno almeno 5 farmaci con diversi principi attivi e 1 anziano su 4 (oltre 3,5milioni) ne utilizza addirittura 10. È la “politerapia”, un fenomeno in aumento, correlato all’invecchiamento (oggi in Italia gli over65 sono oltre 14milioni) e alla compresenza di più malattie croniche, che interessa il 75% degli over60 e la quasi totalità degli ultra 80enni. Ma questo “rituale quotidiano” è tutt’altro che facile e può comportare problemi di aderenza al trattamento, confusione tra le diverse medicine da assumere, così come il rischio di eventi avversi o di ridotta efficacia della terapia dovuta a interazioni tra farmaci o tra questi e i nutrienti assunti con la dieta.
Ad accendere i riflettori sul tema è Italia Longeva, l’Associazione Nazionale per l’Invecchiamento e la Longevità Attiva del Ministero della Salute, che insieme alla Società Italiana di Gerontologia e Geriatria SIGG ha realizzato il tutorial video dal titolo Anziani e Farmaci: 10 Regole per la Corretta Assunzione, presentato nell’ambito del VXVII Congresso Nazionale SIGG, rimarcando il ruolo centrale dei geriatri ai fini della corretta gestione della politerapia negli anziani. Il video – in forma di decalogo per la fruizione negli studi medici e la diffusione da parte dei geriatri – si rivolge a pazienti e caregiver per aiutarli nella gestione quotidiana delle terapie e informarli rispetto all’utilizzo dei farmaci equivalenti. Il tutorial è una guida pratica sia per gli anziani sia per chi li assiste, come famigliari e badanti, ma anche uno strumento al servizio dei professionisti sanitari per educare e responsabilizzare i pazienti a svolgere un ruolo attivo nella gestione e revisione periodica delle terapie, condividendo ogni dubbio, difficoltà, cambio di abitudini o variazioni dello stato di salute con il medico (geriatra e medico di medicina generale) e il farmacista.
“L’informazione migliora la cura: condividere con il paziente anziano, e con tutta la famiglia, le finalità della terapia e le indicazioni per un uso corretto dei farmaci prescritti, è un fattore decisivo per evitare il fai-da-te e realizzare migliori esiti di salute”, dichiara Roberto Bernabei, presidente di Italia Longeva. “Per esempio – afferma Graziano Onder, professore di Scienze Geriatriche, Università Cattolica del Sacro Cuore – è bene tenere una lista aggiornata dei farmaci in uso, assicurandosi che il medico sia sempre al corrente di tutte le terapie assunte. Per evitare errori di somministrazione, può essere utile coinvolgere un caregiver e aiutarsi con i dispenser predosati e le app sul cellulare. Il confronto periodico con il medico è importante anche per valutare eventuali modifiche della terapia: a volte può bastare variare la dieta o aumentare l’esercizio fisico per ridurre il numero di farmaci. La regola aurea è sempre quella di non interrompere o ridurre in autonomia la cura prescritta.”
“È bene attenersi alle indicazioni del medico anche per evitare possibili interazioni tra farmaci e tra farmaci e cibo, avendo a mente che alcuni alimenti possono aumentare o ridurre l’efficacia di un principio attivo contenuto nel medicinale”, afferma Francesco Landi, presidente della Società Italiana di Gerontologia e Geriatria SIGG. “Per chi assiste un anziano fragile, in qualsiasi setting assistenziale e in particolare a casa, la somministrazione delle medicine è un atto estremamente importante e di grande responsabilità: farlo correttamente equivale a garantire una maggiore efficacia dell’intervento terapeutico, minimizzando i rischi per il paziente.”
Di seguito, il Decalogo Anziani e Farmaci:
- “Tenere una lista aggiornata di tutti i farmaci in uso: sia di quelli prescritti dal medico di medicina generale che dallo specialista, inclusi gli integratori e i farmaci da banco, cioè quelli che possono essere acquistati in farmacia senza ricetta medica;
- Essere consapevoli della cura che si sta facendo: assicurarsi di aver capito per quale malattia o disturbo si sta assumendo un farmaco, come deve essere preso, quali interazioni o effetti collaterali può causare. Se ci sono dubbi o difficoltà, ricordarsi sempre di comunicarli al medico o al farmacista;
- Informare il proprio medico di tutti i farmaci che si assumono, compresi gli integratori e i prodotti fitoterapici che potrebbero interferire con il corretto funzionamento di alcuni medicinali o con alcuni alimenti;
- Confrontarsi periodicamente con il medico sulla cura che si sta facendo, per valutare modifiche della terapia o se alcuni farmaci in uso possono essere sostituiti con uno stile di vita corretto, per esempio con la dieta o con l’esercizio fisico;
- Chiedere al medico o al farmacista se è possibile sostituire un medicinale in uso con un farmaco equivalente che ha la stessa concentrazione di principio attivo, la stessa efficacia e la stessa qualità del farmaco conosciuto con il nome della marca, e in più ha il vantaggio di costare di meno;
- Farsi aiutare nella gestione della terapia: coinvolgere un familiare o un caregiver quale supporto per ricordare gli orari e le modalità di assunzione dei farmaci, specie se si hanno difficoltà di memoria e si rischiano errori di somministrazione;
- Evitare il fai-da-te: assumere i farmaci solo su indicazione del medico e non interrompere o modificare in autonomia il dosaggio delle terapie prescritte;
- Farsi supportare dagli strumenti che possono facilitare la corretta assunzione dei medicinali: le app e i promemoria sul cellulare, oppure i portapillole organizzati con le dosi giornaliere o settimanali;
- Prestare attenzione alle possibili interazioni tra farmaci e cibo perché alcuni alimenti possono modificare l’efficacia di un principio attivo contenuto nel medicinale. Attenersi sempre alle indicazioni ricevute sulle modalità di assunzione (a digiuno, prima/dopo i pasti);
- Informare il medico in caso alterazioni del proprio stato di salute dovute a fattori esterni (es. una modifica dei valori pressori causata dal caldo/freddo), che possono influire sui farmaci in uso.”