
Scuotere violentemente un neonato per cercare di calmarne il pianto inconsolabile può causare una forma di trauma cerebrale che in 1 caso su 4 porta al coma o alla morte: è la sindrome del bambino scosso, oggi in Italia ancora troppo poco conosciuta. Il 05, 06 e 07 aprile 2025, tornano le Giornate Nazionali di Prevenzione, che portano, in 70 Città di 18 Regioni Italiane, gli infopoint della campagna di Terre des Hommes Nonscuoterlo!, per spiegare che cosa sia la shaken baby syndrome e come prevenirla. Per l’occasione, anche il grattacielo Pirelli a Milano, la Mole Antonelliana a Torino e l’Istituto degli Innocenti di Firenze verranno illuminati con i colori e il simbolo della campagna, nella sera del 06 aprile 2025. L’iniziativa è organizzata dalla Fondazione Terre des Hommes e Società Italiana di Medicina di Emergenza e Pediatria SIMEUP, con Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze ANPAS; Federazione Italiana Medici Pediatri FIMP, oltre alla Rete Ospedaliera per la Prevenzione del Maltrattamento Infantile.
I più colpiti da questa forma di trauma cerebrale sono i bambini tra le 2 settimane e i 6 mesi di vita, periodo di massima intensità del pianto, che può assumere caratteristiche tali da portare il genitore o chi si prende cura del bambino a reagire in maniera incontrollata e violenta, scuotendo appunto il lattante. In 1 caso su 4 questo gesto può causare il coma o la morte del neonato, ma sono in realtà molti altri i gravi effetti che pochi secondi di scuotimento possono provocare, compromettendo per sempre il futuro e la crescita del bambino: danni cerebrali, problemi alla vista o all’udito, disturbi comportamentali o di coordinazione motoria. È quanto emerge dalla Prima Indagine sui Casi di Bambini e Bambine Vittime di Shaken Baby Syndrome in Italia, realizzata nel 2023 da Terre des Hommes con la Rete Ospedaliera contro il Maltrattamento Infantile.
“Come SIMEUP siamo in prima linea da anni per sensibilizzare sul tema della sindrome del bambino scosso”, dichiara la presidente, Stefania Zampogna. “È fondamentale che genitori, caregiver e operatori sanitari riconoscano i segnali di rischio e comprendano quanto sia importante intervenire con consapevolezza. La prevenzione passa dalla formazione e dalla vicinanza alle famiglie, soprattutto nei momenti di maggiore fragilità.”
“La sindrome del bambino scosso è una forma di maltrattamento infantile spesso inconsapevole, che può derivare dalla scarsa informazione e totale inconsapevolezza delle drammatiche conseguenze che, la perdita di controllo, anche solo per pochi secondi, può avere sul neonato. Non sempre quindi è frutto di una reale intenzione di nuocere al bambino, spiega Federica Giannotta, responsabile Advocacy e Programmi Italia di Terre des Hommes. Per questo può essere facilmente evitata con una corretta informazione e formazione dei genitori e di chiunque altro si prenda cura del bambino. È importante illustrare quali comportamenti non vanno mai adottati per cercare di calmare il pianto del neonato e che, se si sente di stare perdendo il controllo, piuttosto che incorrere in comportamenti dannosi, può essere utile allontanarsi un breve istante dal bambino, lasciandolo in un luogo sicuro, recuperare un proprio equilibro e chiedere aiuto.”
Il ruolo di pediatri e operatori di pronto soccorso è fondamentale per riconoscere e prevenire la sindrome. In 1 caso su 3 tra quelli analizzati nell’indagine, i bambini erano stati già condotti in Pronto Soccorso e presentavano altri segni di maltrattamento.
DOVE TROVARE GLI INFOPOINT
I punti informazione sulla sindrome del bambino scosso saranno in:
- Abruzzo
- Avezzano, Chieti, L’Aquila, Pescara, Teramo, Vasto
- Basilicata
- Potenza, Lauria
- Calabria
- Catanzaro, Cetraro, Crotone, Polistena
- Campania
- Napoli
- Emilia-Romagna
- Carpi, Fidenza, Parma, Pavullo nel Frignano (MO)
- Friuli Venezia Giulia
- Latisana, Trieste
- Lazio
- Roma, Pontecorvo
- Liguria
- Genova
- Lombardia
- Albino, Alzano Ribolla, Bergamo, Brescia, Clusone, Milano, Seriate, Trescore Balneario, Vigevano
- Molise
- Campobasso,
- Piemonte
- Alessandria, Ciriè, Novara, Ovada, Pinerolo, Savigliano, Torino
- Puglia
- Acquaviva, Bari, Barletta, Bisceglie, Mola di Bari
- Sardegna
- Cagliari, Nuoro
- Sicilia
- Casa Santa Erice, Catania, Marsala, Mazara del Vallo, Messina, Palermo, Trapani
- Toscana
- Colle val D’Elsa, Firenze, Pisa
- Trentino Alto Adige
- Brentonico, Merano, Pergine Valsugana, Silandro
- Umbria
- Foligno
- Veneto
- Bassano del Grappa, Padova, Rovigo, Verona
L’elenco aggiornato degli Infopoint e di tutte le città coinvolte è consultabile su nonscuoterlo.it.