
Sinisa Mihajlovic, per sua stessa ammissione, soffre di leucemia acuta, non sappiamo se linfatica o mieloide. In molti ci hanno chiesto chiarimenti ma per correttezza e senza entrare nel caso specifico, ci limitiamo a dare informazioni sulla patologia.
I tipi più comuni di leucemia sono quattro: linfoblastica acuta (LLA), linfocitica cronica (LLC), mieloide acuta (LMA) e mieloide cronica (LMC). La Leucemia Linfoblastica Acuta (LLA) è riconosciuta come uno dei tumori del sangue più aggressivi e difficili da trattare. È una forma rara con 0,4 casi per 100mila abitanti e quindi circa 450 nuovi casi ogni anno tra gli uomini e 320 tra le donne. Questo tipo di malattia però può essere fatale in pochi mesi se non trattata. Colpisce per lo più adolescenti e giovani adulti e consiste nella proliferazione dei linfociti, cellule che in condizioni normali sono deputate alla difesa del nostro organismo da virus e batteri. La leucemia linfoblastica acuta (LLA) è un tumore del sangue che prende origine dai linfociti, un tipo particolare di globuli bianchi. È caratterizzata da un accumulo di queste cellule nel sangue, nel midollo osseo e in altri organi; il termine “acuta” indica la rapida progressione della malattia. Oggi si usa una classificazione, rivista dall’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) nel 2008, che tiene conto sia del tipo di linfocita di origine (B o T), sia del grado di maturazione delle cellule leucemiche.
I sintomi della LLA si manifestano rapidamente e di solito la diagnosi segue a breve. I sintomi iniziali sono spesso poco specifici e comprendono stanchezza, perdita di appetito, sudorazione notturna e febbre. Più avanti si notano in genere spossatezza e pallore legati all’anemia, un aumento del rischio di infezioni dovute alla riduzione dei globuli bianchi normali e sanguinamenti frequenti (anche a naso e gengive) legati alla carenza di piastrine. Tra i sintomi sistemici sono frequenti dolori muscolari e osteo-articolari diffusi, senso di malessere generale e perdita di peso. Inoltre, se la malattia si è diffusa in altri organi, si notano ingrossamento di milza, fegato e linfonodi e, se è stato raggiunto anche il sistema nervoso, possono verificarsi mal di testa e altri segni neurologici.
LEUCEMIA MIELOIDE ACUTA
In base ai dati della Associazione Italiana Registri Tumori (AIRTUM) si possono stimare poco più di 2mila nuovi casi di leucemia mieloide acuta ogni anno in Italia, di cui circa 1.200 tra gli uomini e 900 tra le donne. Le leucemie mieloidi acute sono suddivise in base alle loro caratteristiche citogenetiche e molecolari in vari sottotipi recentemente definiti dalla classificazione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS). Si distinguono inoltre in primarie (o ”de novo”), cioè a insorgenza primitiva, e secondarie, se insorgono dopo una precedente sindrome mieloproliferativa o mielodisplastica o come conseguenza dell’esposizione a sostanze tossiche e/o chemioterapie. La leucemia mieloide acuta con mutazioni FLT3-ITD è una neoplasia maligna aggressiva del sangue e del midollo osseo che causa la crescita e l’accumulo incontrollati di globuli bianchi maligni che non funzionano regolarmente e interferiscono con la produzione delle cellule normali del sangue.