DOMANDA
“Ho 64 anni e sono diabetico dall’età di 27anni. Da molti anni soffro di impotenza sessuale e recentemente, mi hanno prospettato l’impianto di protesi peniene. Vorrei sapere se esiste una protesi ‘ideale’. Le informazioni ricevute da più specialisti mi hanno lasciato un po’ insoddisfatto e con qualche dubbio. Potrebbe dirmi qualcosa in base alla sua esperienza?”
G.
RISPOSTA
Attualmente non esiste una protesi ideale in grado di soddisfare tutte le richieste del paziente. Esiste invece il paziente ideale che intende sottoporsi a intervento di impianto di protesi peniene per recuperare una attività sessuale soddisfacente. È importantissimo però che ogni decisione avvenga anche con il coinvolgimento della partner. Infatti, in base alle necessità del singolo, ma soprattutto della coppia, si possono consigliare varie tipologie di protesi peniene. È importante dunque sapere che, a oggi, in commercio esistono protesi a volume fisso e protesi volume variabile, bi e tri-componenti. Solo queste ultime sono in grado di assicurare una completa detumescenza del pene allo stato di riposo e una ottima erezione prima del rapporto sessuale, azionando la pompetta situata nello scroto. Quelle di ultima generazione sono in grado di assicurare, oltre alla rigidità, anche una estensione in lunghezza del pene di circa il 20%, a patto che la riabilitazione sessuale inizi qualche giorno dopo l’intervento. Nessuna protesi, per contro, è in grado di assicurare il rigonfiamento del glande, a meno che questo non avvenga spontaneamente durante la fase di eccitazione. Al contrario, rimane integra la fase di eccitazione e anche l’eiaculazione sarà conservata, qualora questa sia presente prima dell’intervento di impianto di protesi.