“Aumento modesto dei casi di sindrome simil-influenzale; particolarmente colpiti i bambini”

Sale lentamente il numero di casi di sindrome simil-influenzale (ILI) e nella settimana n.50 del 2024 l’incidenza è pari a 9,5 casi per mille assistiti (9 nella settimana precedente); nello stesso periodo 2023, l’incidenza era di 15,8 casi per mille assistiti. Lo riporta l’ultimo bollettino della sorveglianza RespiVirNet, secondo il quale nella settimana 09-15 dicembre 2024 i casi stimati di sindrome simil-influenzale, rapportati all’intera popolazione italiana, sono circa 561mila, per un totale di circa 3,955milioni di casi a partire dall’inizio della sorveglianza. Maggiormente colpiti i bambini sotto i 5 anni di età, con un’incidenza pari a 22,6 casi per mille assistiti (20,3 nella settimana precedente). In tutte le Regioni/PPAA Italiane il livello dell’incidenza è sopra la soglia basale, a esclusione di Valle D’Aosta, P.A. di Bolzano, P.A. di Trento e Molise. In Piemonte, Lombardia, Emilia-Romagna, Abruzzo e Campania si osserva un’incidenza superiore a 10 casi per mille assistiti; Basilicata e Calabria non hanno attivato la sorveglianza RespiVirNet.

Durante la settimana 50/2024, la circolazione dei virus influenzali è in lieve aumento, sebbene si mantenga ancora a bassi livelli. Su 1.610 campioni clinici ricevuti dai diversi laboratori afferenti alla rete RespiVirNet, 82 (5%) sono risultati positivi al virus influenzale, 65 di tipo A (40 di sottotipo H1N1pdm09, 10 H3N2 e 15 non ancora sottotipizzati) e 17 di tipo B. Tra i campioni analizzati, 89 (5,5%) sono risultati positivi per RSV, 52 (3,2%) per SARS-CoV-2 e i rimanenti 356 sono risultati positivi per altri virus respiratori, di cui: 194 (12%) Rhinovirus; 60 Coronavirus umani, diversi da SARS-CoV-2; 57 Adenovirus; 26 virus Parainfluenzali; 11 Metapneumovirus; 8 Bocavirus.