“Staffetta per la vita” all’Ospedale Niguarda di Milano: “Trapiantati 7 organi in 24 ore”

In poco più di 24 ore, sono stati impiantati 3 cuori, 3 fegati e 1 rene: 7 diversi pazienti hanno così una nuova speranza grazie alla donazione di organi. Una vera e propria “staffetta per la vita” quella che ha coinvolto diverse équipe di Chirurghi dell’Ospedale Niguarda di Milano. Le Sale Operatorie hanno lavorato senza sosta per oltre 24 ore consecutive, e gli Specialisti della Cardiochirurgia e della Chirurgia Generale e dei Trapianti si sono avvicendati in una vera e propria maratona. Una situazione che segna un primato a livello italiano, e che conferma il Niguarda come Centro di riferimento internazionale per l’attività trapiantologica: “Ogni anno effettuiamo 400 trapianti d’organo; significa che in media ne viene fatto 1 al giorno, festivi compresi”, dichiara il direttore generale dell’Ospedale, Alberto Zoli. “E questo dato, da solo, ci colloca già al vertice per numero di interventi a livello italiano. Essere in grado di trapiantare in successione 7 diversi organi nell’arco di una singola giornata è invece qualcosa di straordinario, possibile solo in un Ospedale capace di affrontare le più grandi complessità. Ogni singolo intervento ha bisogno di un grande sforzo logistico, organizzativo, chirurgico e clinico, e coinvolge diverse decine di persone. Tutto ciò è quindi realizzabile solo con le giuste professionalità e con un grande lavoro di squadra. Ancora una volta – prosegue – Niguarda ha saputo valorizzare la donazione degli organi in modo da dare ai pazienti una nuova speranza di vita.”

La giornata “record” è iniziata alle 06:35 del 19 novembre 2024, quando è iniziato il primo trapianto di fegato, e si è conclusa nella mattinata successiva, quando è terminato il trapianto di rene. In mezzo, in Sale Operatorie adiacenti sono stati trapiantati altri 2 fegati e 3 cuori, per un totale di 7 organi su 7 diversi pazienti. “2 di questi interventi hanno avuto ulteriori elementi straordinari”, spiega Andrea Lauterio, direttore facente funzione della Chirurgia Generale e dei Trapianti dell’Ospedale Niguarda di Milano. “1 di questi trapianti è stato infatti possibile grazie all’utilizzo di un organo prelevato da un donatore pediatrico, che è stato poi trapiantato in un ricevente adulto: una situazione senz’altro peculiare, che è stata resa possibile grazie alla grande esperienza del nostro Centro e alla piena compatibilità tra donatore e ricevente. Nelle stesse ore, un altro paziente con insufficienza renale cronica allo stadio terminale e in emodialisi è stato sottoposto a trapianto di rene, quest’ultimo prelevato da un donatore a cuore fermo, definito DCD. Tutti gli organi sono stati conservati e preservati grazie a speciali macchine da perfusione, il che ci ha permesso di mantenere la loro piena funzionalità fino all’inizio dei vari interventi chirurgici e al loro trapianto.”

Sempre nel corso delle stesse 24 ore, nelle Sale Operatorie adiacenti venivano realizzati 3 diversi trapianti di cuore in successione: anche 1 di questi organi donati proveniva da un donatore a cuore fermo: “Il primo paziente era in lista d’attesa a causa di una patologia valvolare e una cardiomiopatia che aveva progressivamente compromesso le sue funzioni cardiache”, spiega Claudio Russo, direttore della Cardiochirurgia e Trapianto del Cuore dell’Ospedale. “Il secondo paziente aveva invece avuto danni estesi in seguito a un infarto, mentre il terzo aveva una cardiomiopatia primitiva che portava il suo cuore a perdere sempre più forza, e che lo ha costretto a un lungo ricovero in Unità Coronarica. Tutti loro hanno trovato un cuore nuovo nello stesso giorno, e per ciascuno di loro ciò ha significato una nuova speranza per delle patologie che non avevano altre possibilità di cura.”

Tutti e 7 i trapianti sono stati resi possibili dalle équipe chirurgiche, anestesiologiche e infermieristiche, così come dagli operatori sanitari e tecnici e dai numerosi specialisti che hanno seguito il percorso di ricovero e cura di ogni paziente, in un’ottica multidisciplinare: Epatologi, Cardiologi, Nefrologi, Oncologi, Radiologi e Anatomopatologi.

I TRAPIANTI A NIGUARDA. UNA STORIA INIZIATA NEL 1972

L’Ospedale Niguarda di Milano è uno dei pochi Centri in Lombardia e in Italia a effettuare trapianti per quasi tutti gli organi: cuore, polmone, pancreas, rene, fegato, senza dimenticare i trapianti di tessuti e cellule (come ad esempio isole pancreatiche, cornee, pelle, cartilagine e midollo osseo). Dal 1972 a oggi sono stati effettuati oltre 3mila trapianti di rene, 140 di pancreas e 2.600 trapianti di fegato, di cui 125 da donatore vivente, rendendo il Centro un riferimento nazionale per l’attività trapiantologica. L’Ospedale ha raggiunto alcuni traguardi significativi in questo campo: nel 2001 ha eseguito il primo trapianto di fegato da donatore vivente in Italia, così come il primo trapianto combinato fegato-pancreas solo pochi anni dopo. Ha inoltre acquisito una posizione di rilievo internazionale nell’utilizzo e nella sperimentazione delle macchine da perfusione nel trapianto degli organi, consentendo nel 2015 di eseguire, per la prima volta al mondo, un trapianto di fegato da donatore a cuore fermo, aprendo la strada ad una nuova fonte di organi e consentendo di incrementare le donazioni di fegato del +25%. L’Ospedale è dotato inoltre di una Banca della Pelle, laboratorio specializzato nell’ingegnerizzazione di cute e cartilagine per interventi ricostruttivi. Una vera e propria “banca” dei tessuti in grado di sostenere il fabbisogno interno e rifornire altre Strutture, nazionali ed internazionali.