
Philips, in collaborazione con il centro del Sonno dell’Ospedale San Raffaele di Milano, presenta per la prima volta un percorso di telemedicina, in regime di solvenza e proponibile secondo le linee guida del Ministero della Salute anche in ambito di Servizio Sanitario Nazionale, per i pazienti affetti dalla sindrome delle apnee ostruttive nel sonno (OSAS, Obstructive Sleep Apnea Syndrome), che in Italia conta 180.000 pazienti certificati.
Il progetto sperimentale è stato preceduto da uno studio condotto dal Centro del Sonno dell’Ospedale San Raffaele con il supporto di Philips presupponendo 500 nuovi pazienti OSAS in terapia che seguono un programma di tele-monitoraggio domiciliare per i 5 anni successivi alla diagnosi e all’inizio del trattamento. L’obiettivo dello studio è stato valutare i benefici che la telemedicina è in grado di offrire al paziente, ai clinici e al Sistema Sanitario Nazionale. “Tra le cause più frequenti di abbandono del trattamento – spiega il prof. Luigi Ferini Strambi, Presidente della World Association of Sleep Medicine – sono da annoverare il fastidio eccessivo per la pressione dell’aria, soprattutto se essa è elevata, la presenza di claustrofobia o eccessivi livelli di ansia e congestione nasale.”