A 4 anni dall’avvio, la piattaforma di telemedicina dell’IRCCS Ospedale San Raffaele raggiunge quota 100mila iscritti. Operativo dal 2020, il servizio è nato con lo scopo di facilitare il percorso diagnostico-clinico del paziente, limitando spostamenti e tempi di attesa per ricevere un parere clinico. “Quello della telemedicina è un approccio innovativo alla pratica clinica che consente di erogare servizi a distanza, da un lato potenziando la sostenibilità (risparmi economici, ambientali); dall’altro educando la persona alla prevenzione e alla consapevolezza del proprio stato di salute”, dichiara l’ing. Federico Esposti, direttore operativo IRCCS Ospedale San Raffaele. Punto di raccordo tra Medico e paziente, la piattaforma digitale consente di erogare video-visite e consulti. In particolare, la video-visita è una visita che avviene da remoto, tramite PC, tablet o smartphone (app per iOS e Android, Ospedale San Raffaele byWelmed), con possibilità di interagire con il Medico, condividendo documenti clinici e scambiando messaggi con lo Specialista tramite una chat dedicata.
Il consulto consiste in un parere medico in forma scritta, sulla base della documentazione clinica condivisa dal paziente e dalla descrizione del quesito clinico descritto in fase di prenotazione. Il consulto è utilizzato anche per ricevere una second opinion su una diagnosi o un piano terapeutico o per ricevere supporto per interpretare valori di esami eseguiti. Oltre 100mila i pazienti iscritti; di questi, circa la metà provengono da Regione Lombardia; circa 1.500 sono residenti all’estero; l’età media dei pazienti che usufruisce del servizio è 52 anni. “Il progetto concepito nel 2019, pre-pandemia, ci sembrava un investimento obbligato soprattutto per rendere disponibili i servizi sanitari di Ospedale San Raffaele – Gruppo San Donato anche a distanza sia per l’Italia che per l’estero”, continua Esposti. “La telemedicina, insieme alle iniziative di domiciliarizzazione che abbiamo già attivato da alcuni anni (come i prelievi, le ecografie e le radiografie a domicilio), permettono al paziente di avere una repository digitale sempre disponibile e soprattutto un unico riferimento, chiaro e certificato, dei rapporti con il proprio Medico specialista.”
Il servizio è inserito nel percorso di cura del paziente anche dopo la dimissione, e abitua pazienti e/o caregiver al “dialogo digitale”, consentendo al paziente di ricevere un parere medico o informazioni durante il proprio percorso di follow-up senza la necessità di spostarsi. Nell’ambito del progetto di telemedicina sono stati stimati i risparmi in termini economici e di impatto ambientale correlati alle prestazioni effettuate: lato paziente sono stati stimati alcuni benefici in termini di costi evitati, come ad esempio 490 Km mediamente non percorsi per singolo paziente e 250,00 € risparmiati per ogni singolo viaggio (benzina, autostrada, manutenzione, etc.); 95,00 € risparmiati per ore di lavoro guadagnate riducendo le assenze; emissioni di CO2 risparmiate per un totale di 3.454.570,00 kg totali non emessi, equivalenti alla CO2 assorbita da circa 18mila alberi in 1 anno.
“Il progetto rientra perfettamente nei piani di espansione del Gruppo San Donato verso l’estero”, conclude Esposti. “I pazienti provenienti da Paesi europei o extraeuropei possono così iniziare il loro percorso di cura in remoto e prima di recarsi in Italia per gli accertamenti o, viceversa, venire in Italia per le operazioni e poi continuare ad essere seguiti nel follow-up dal proprio Specialista anche all’estero in remoto.”