Nel corso del recente 73° Congresso Annuale dell’American Society for Reproductive Medicine ASRM, sono stati presentati i risultati di uno studio multicentrico sull’efficacia di SwimCount, un metodo domestico che consente di valutare la fertilità maschile. Dopo aver depositato un piccolo campione di liquido seminale sul dispositivo, quegli spermatozoi che sono capaci di spostarsi in forma progressiva (ossia, per esempio, non in cerchio) si colorano di azzurro; in questo modo, quanti più spermatozoi hanno raggiunto il punto fisso, maggiore sarà l’intensità del colore della finestra del risultato, consultabile dopo 30 minuti. La soglia di fertilità maschile che dipende dal SwimCount è fissato in un conteggio di oltre 10 milioni di spermatozoi mobili per millilitro. Valori inferiori implicano maggiori difficoltà per ottenere una gravidanza naturale entro un anno, rendendo consigliabile consultare uno specialista della riproduzione.
“SwimCount rappresenta una rivoluzione per la diagnosi precoce dell’infertilità maschile, che ricordiamo essere la causa di un 40% dei problemi di infertilità; un altro 40% si deve alla donna e il rimanente 20% a cause sconosciute”, commenta il dott. Marcos Meseguer, supervisore scientifico di IVI Valencia e collaboratore dello studio. “Non dobbiamo sottostimare l’importanza del fattore maschile nella riproduzione e dunque un test come questo, che consente agli uomini di ottenere una diagnosi con un alto grado di affidabilità comodamente dalla propria casa, significa un grande passo avanti.”
“Nelle cliniche di riproduzione – aggiunge la dott.ssa Daniela Galliano, Direttrice del Centro IVI Roma – il test che si utilizza in forma generalizzata per analizzare la fertilità maschile è lo spermiogramma. Consiste nell’analisi al microscopio di un campione di liquido seminale e prende in considerazione parametri come la morfologia (ossia che gli spermatozoi non siano bicefali o abbiano due code, per esempio) che al giorno d’oggi le prove domestiche non sono in grado di studiare.”