Trattamento mininvasivo e approccio multidisciplinare per il cancro dello stomaco a Bari

Il cancro dello stomaco da nemico insidioso a avversario battibile. Le notizie sono positive, in quanto aumenta la sopravvivenza sia per il carcinoma gastrico sia per quelli della giunzione esofagea (GEJ). I sintomi di questa grave patologia sono spesso insidiosi in quanto facilmente confondibili con quelli della gastrite e altre patologie meno gravi. In particolare, i primi sintomi possono includere sensazione di bruciore di stomaco, dolore all’addome superiore, nausea e perdita di appetito. Tra i sintomi successivi si ha invece perdita di peso, ittero, vomito, difficoltà di deglutizione e sangue nelle feci e anche vomito con sangue (ematemesi).

I numeri afferenti al “Giovanni Paolo II” vedono 440 pazienti trattati in oltre un decennio; 40 solo nell’ ultimo anno e mezzo, con una morbidità e mortalità sovrapponibile ai risultati della letteratura nazionale ed internazionale. L’Irccs barese impiega le metodiche mininvasive più moderne e ha introdotto la laparoscopia per tutti i tumori addominali, tecniche diventate routine proprio con l’arrivo in Istituto del dott. Michele Simone ora a capo della direzione dell’Unità Complessa di Chirurgia Generale a indirizzo Oncologico; inoltre, la presenza di team multidisciplinari contribuisce a scongiurare gli eventi avversi legati ad errata comunicazione tra figure specialistiche diverse, favorendo invece il confronto sui casi clinici complessi e l’ottimizzazione del percorso di cura del paziente. In particolare, considerata la frequente problematica (presente circa nel 50% dei casi) dello stato di malnutrizione che si associa a maggiori complicanze dopo l’intervento chirurgico, nell’istituto è presente un’équipe multidisciplinare delle neoplasie gastro-esofagee, con il compito specifico di valutare lo stato di nutrizione dei pazienti per poi avviarli a un trattamento di supporto alimentare personalizzato.

“Questa patologia – spiega Simone – si sviluppa lentamente, di solito nel corso di molti anni, e spesso passa inosservata. La chirurgia gastrica presso l’Irccs oggi si avvale dell’acquisizione delle linee guida dell’Associazione Giapponese sul Cancro Gastrico. Inoltre, un particolare supporto al malato oncologico è l’applicazione di dispositivi per l’accesso venoso centrale, sia per la chemioterapia che per la nutrizione parenterale. Le indicazioni relative con particolare riferimento ai sistemi totalmente impiantabili (Port) vengono assicurate anch’esse dai team multidisciplinari.”