Trombosi, chi rischia di più

Pavel Poredos, del Dipartimento di Malattie Vascolari dell’University Medical Centre di Lubiana (Slovenia), ha pubblicato una ricerca su International Angiology secondo cui l’infiammazione sarebbe il fattore che accomuna la trombosi delle arterie e delle vene. Fino a qualche tempo addietro i due tipi di trombosi erano considerati come due patologie differenti. Recentemente, però, dal momento che i pazienti con trombosi a livello delle arterie sono a rischio anche di trombosi venose, questa ipotesi è cambiata. E più recentemente studi di fisiopatologia hanno dimostrato che i meccanismi dell’origine di entrambe queste condizioni sarebbero simili e l’attivazione della coagulazione e delle piastrine parteciperebbe alla formazione del trombo arterioso e venoso. Da quanto riportato nello studio sembra infatti che durante il processo infiammatorio si verifichi un aumento nella produzione di tutti quei fattori che favoriscono la coagulazione, una down-regulation dei meccanismi anticoagulanti e una inibizione dell’attività fibrinolitica endogena. Inoltre, in linea con l’ipotesi dell’eziopatogenesi comune alle due patologie, bisogna considerare anche età, sindrome metabolica, ipercolesterolemia e trombofilia possono favorire il fenomeno della trombosi.