Tumore del polmone, in arrivo una nuova terapia

Grazie ai test di caratterizzazione molecolare del tumore e alle terapie target migliorano le prospettive di trattamento del carcinoma polmonare, principale big killer tra i tumori, con la maggiore mortalità nel mondo. Disponibile anche in Italia una nuova opzione terapeutica per il trattamento di prima linea dei pazienti con tumore del polmone non a piccole cellule (NSCLC) ALK-positivo in stadio avanzato: crizotinib, inibitore orale della tirosin chinasi, che ha dimostrato di ridurre il rischio di progressione di malattia del 55% con un tasso di risposta globale del 74% rispetto al 45% con chemioterapia e un netto miglioramento della qualità di vita. Nonostante i passi avanti della ricerca, molto deve essere fatto ancora nel nostro Paese per garantire ai pazienti quello che ormai è considerato un loro diritto: un accesso uniforme e tempestivo ai test molecolari necessario per assicurare a tutti la terapia più appropriata ed efficace sin dalle prime linee di trattamento.

TUMORE DEL POLMONE IN CIFRE

In Italia si registrano circa 40mila nuove diagnosi ogni anno e 34mila decessi per cancro del polmone. Nel 20% dei casi il tumore è legato ad una mutazione genetica e quindi la terapia si può avvalere dei farmaci a bersaglio molecolare. Nell’85% dei casi, invece, il tumore è provocato dal fumo di sigaretta: per questi pazienti, fino ad oggi, l’unica arma a disposizione era la chemioterapia, tossica e poco efficace. L’introduzione dell’immunoterapia ha comunque cambiato lo scenario.