Un nuovo laser per combattere la vitiligine

Secondo uno studio pilota pubblicato da JAMA Dermatology, la fototerapia con un nuovo metodo laser sarebbe in grado di combattere la vitiligine. In particolare, un laser al titanio-zaffiro (TSL) da 311nm ha mostrato risultati comparabili e promettenti rispetto a quelli ottenuti con un dispositivo laser allo xeno nei pazienti affetti da vitiligine. Con questo sistema sono stati trattati 14 soggetti che avevano una vitiligine non segmentale con lesioni sul viso e sul collo. La dose del trattamento è iniziata a 300 mJ /cm2 ed è stata aumentata in ogni sessione successiva fino all’inizio della comparsa di eritema post-trattamento. La durata del trattamento è stato in media di 3,7 mesi. Successivamente i dermatologi hanno confrontato in modo indipendente le fotografie finali del follow-up con quelle al basale. Si è così osservato che 11 pazienti hanno dimostrato di essere soggetti eccellenti per completare la cura dopo una media di 21 trattamenti. Dei tre rimanenti pazienti, in due si è vista una buona repigmentazione che era considerata invece moderata nel terzo. Occorre sottolineare che 5 pazienti hanno presentato un eritema che durava oltre 48 ore, ma che migliorava spontaneamente dopo tre o quattro giorni. Nessuno ha interrotto il trattamento a causa di effetti collaterali negativi. I ricercatori ritengono dunque che il nuovo metodo laser TSL possa essere considerato come un’opzione promettente nel trattamento della vitiligine, seppure siano necessarie ulteriori conferme. Lo studio è stato realizzato da Jung Min Bae e dai colleghi all’Università Cattolica di Suwon, Corea.