
“Nonostante i mesi già trascorsi dall’avvio della campagna vaccinale, il sistema ha un’organizzazione che di fatto non consente la vaccinazione dai medici di famiglia, utilizzati solo per situazioni molto particolari, come è stato ad esempio per la vaccinazione dei soggetti più anziani o dei pazienti molto fragili.” A descrivere la situazione è Filippo Anelli, presidente Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici, Fnomceo. Secondo Anelli, il sistema delle vaccinazioni anti-Covid negli studi dei medici di famiglia non starebbe ingranando, e i motivi sarebbero da ricercare nel numero molto limitato delle dosi in arrivo, con le immunizzazioni dai medici di base ferme dunque “al palo”.
“È vero che la campagna vaccinale ha portato grandi frutti abbattendo la mortalità, ma è anche vero che il prossimo futuro, in vista della vaccinazione massiccia alle fasce di popolazione più giovane, va pianificato. Insomma, al momento l’unico modello che va avanti è quello dei grandi hub, ai quali sono destinate la quasi totalità delle dosi vaccinali. Le dosi – conclude Anelli – sono arrivate ai medici di base solo per vaccinare i pazienti vulnerabili ma, una volta terminata questa fascia, le vaccinazioni sono di fatto proseguite solo negli hub.”