Dal 22 giugno è vietata su tutto il territorio europeo la vendita di prodotti contenenti singole porzioni per uso giornaliero con quantità uguale o maggiore a 3 mg di monacolina da riso rosso fermentato. È quanto prevede il Regolamento n.2022/860 della Commissione Europea pubblicato in Gazzetta Ufficiale dell’UE il 2 giugno, teso a disciplinare il dosaggio di monacolina da riso rosso fermentato contenuto negli integratori, relativamente a quantità consentite e modalità di assunzione. Il regolamento prevede inoltre che le nuove formulazioni consentite di monacolina non possano essere consumate dalle donne in gravidanza e in allattamento, da bambini di età inferiore ai 18 anni e da adulti over70, e non possono essere utilizzate se si assumono altri prodotti contenenti riso rosso fermentato o medicinali per abbassare il colesterolo.
Il riso rosso fermentato è un prodotto alimentare noto da oltre mille anni in molte Regioni asiatiche, dove veniva utilizzato come spezia e medicinale. È però nel 1979, grazie alle ricerche del dott. Akira Endo, studioso giapponese di lieviti e di funghi, che ne vengono scoperti i peculiari effetti sulla riduzione del colesterolo: la fermentazione del riso ad opera di un lievito, il monascus purpureus, fa sì che si arricchisca di una sostanza, la monacolina K, che dal punto di vista chimico-strutturale è uguale a una delle principali statine disponibili in terapia, la lovastatina, la quale inibisce la sintesi del colesterolo.
La decisione della Commissione Europea è orientata a dare una fisionomia e una regolamentazione più precise del prodotto nutraceutico rispetto al farmaco e, al contempo, a rendere i cittadini maggiormente consapevoli di come gli integratori – spesso acquistati in piena autonomia senza controllo medico – possano avere risvolti importanti per la sua salute all’interno di un corretto stile di vita. La monacolina da riso rosso fermentato continuerà comunque a essere reperibile, seppure solo nei dosaggi inferiori.