Virus respiratorio sinciziale, Pediatri FIMP: “Strategia di prevenzione per i nuovi nati”

“Un importante passo in avanti verso l’adozione di una strategia preventiva efficace contro il virus respiratorio sinciziale (RSV), principale causa di ospedalizzazione nei bambini sotto l’anno di vita, che tiene conto delle nuove soluzioni di prevenzione disponibili”, dichiara Antonio D’Avino, presidente nazionale della Federazione Italiana Medici Pediatri FIMP, commentando la circolare diramata alle Regioni dalla Direzione Generale della Prevenzione del Ministero della Salute contenente Misure di Prevenzione e Immunizzazione Contro il Virus Respiratorio Sinciziale.

Come riconosciuto anche dall’Oms, la prevenzione del RSV rappresenta una priorità di Sanità pubblica, essendo il virus la principale causa di ricovero e responsabile di infezioni alle basse vie aeree, come bronchioliti e broncospasmo, per neonati e bambini entro il primo anno di vita. Il picco di incidenza avviene nel periodo invernale, in concomitanza con altre malattie respiratorie, determinando un sovraccarico assistenziale con migliaia di accessi negli ambulatori del Pediatra di famiglia e nei Pronto Soccorso, e ricoveri in Ospedale e in Terapia Intensiva per le forme più gravi.

“Oggi, grazie alla disponibilità di anticorpi monoclonali innovativi indicati per neonati e bambini è possibile prevenire la circolazione del virus e tutelare la salute della popolazione pediatrica che, specialmente nel primo anno di età, è maggiormente esposta ai rischi derivanti dall’infezione”, prosegue D’Avino. “In particolare, l’anticorpo monoclonale nirsevimab negli studi preregistrativi si è dimostrato sicuro e in grado di ridurre dell’80% le forme più gravi di infezione da RSV. Evidenze confermate anche dai primi dati di utilizzo di Paesi come Spagna, Lussemburgo e Stati Uniti che hanno inserito l’anticorpo monoclonale all’interno dei loro calendari per tutti i lattanti alla loro prima stagione di RSV. Alla stregua di un programma vaccinale, sarebbe opportuno organizzare la somministrazione di tale anticorpo monoclonale direttamente in ambito ospedaliero, prima della dimissione dal Reparto di Maternità, per tutti i bambini nati nel periodo epidemico, tra ottobre e marzo, mentre i bambini nati nel periodo compreso tra aprile e settembre dovrebbero essere immunizzati nel mese di ottobre dell’anno di nascita, a cura dei servizi territoriali e del proprio Pediatra di Famiglia.”

“L’auspicio è che tutte le Regioni possano recepire in maniera omogenea le indicazioni contenute nella circolare ministeriale e rendere disponibili le nuove soluzioni per consentire l’attuazione di strategie preventive adeguate a tutelare la salute dei più piccoli e a ridurre i carichi assistenziali causati dalle infezioni da RSV sul territorio e negli Ospedali. I Pediatri di Famiglia della FIMP – conclude D’Avino – si rendono disponibili a essere parte attiva di questa strategia, consapevoli di essere per i genitori un punto di riferimento certo per gli interventi assistenziali in materia di prevenzione. Il rapporto fiduciario che ci lega alle famiglie rappresenta il migliore antidoto contro la disinformazione contribuendo, insieme al counseling, alla scelta consapevole di prevenzione della patologia da RSV.”