
I principali fattori di rischio della malattia renale cronica sono il diabete, l’ipertensione, la familiarità per malattie renali e precedenti eventi cardiovascolari. A livello globale, il numero di persone affette da MRC è in aumento; in Italia, si stima siano circa 6milioni, principalmente in fase iniziale. Proprio nelle sue fasi iniziali, la malattia può essere silente, venendo quindi spesso sottovalutata e diagnosticata tardivamente, come spiega il prof. Loreto Gesualdo, dell’Università Aldo Moro di Bari, presidente della Federazione Italiana delle Società Medico-Scientifiche FISM: “Per molto tempo gli strumenti terapeutici sono stati limitati; oggi vi sono nuove opzioni, come la classe di farmaci SGLT2i, che hanno mostrato importanti benefici cardiovascolari e renali, con un’efficacia maggiore se assunte nelle prime fasi della malattia.” Da questo punto di vista, una diagnosi tempestiva risulta fondamentale nell’ottica di una migliore presa in carico e gestione del paziente, e il ruolo del Medico di Medicina Generale è quindi essenziale per identificare i pazienti a rischio e nelle prime fasi della patologia, grazie a esami semplici come analisi del sangue e delle urine, così da intervenire precocemente, riducendo la necessità di trattamenti complessi e ad alto impatto sulla qualità di vita come la dialisi. Per raggiungere questo scopo, è essenziale promuovere una stretta collaborazione tra Medici di Medicina Generale e Specialisti, Nefrologi in primis, ma anche Cardiologi e Diabetologi. Nell’ottica di tale esigenza, si inserisce l’iniziativa nazionale Weekidney, che vede la collaborazione tra Medici di Medicina Generale e Specialisti Nefrologi per promuovere la salute dei reni.
L’iniziativa intende sensibilizzare l’opinione pubblica sulla malattia renale cronica e offrire a persone con diagnosi o a rischio di MRC la possibilità di effettuare una consulenza nefrologica gratuita e ricevere consigli utili alla prevenzione e alla gestione della malattia. “Il Medico di Medicina Generale, oltre che figura chiave per le attività di prevenzione, gioca un ruolo cruciale come prima figura ‘sentinella’ in grado di diagnosticare precocemente e promuovere percorsi virtuosi di assistenza integrata con il nefrologo e altre figure sanitarie”, afferma il dott. Gaetano Piccinocchi, medico di Medicina Generale, membro della Giunta Esecutiva Nazionale SIMG. “Purtroppo, in diversi Paesi, inclusa l’Italia, esiste a oggi un ‘gap di consapevolezza’ nel riconoscere la MRC. L’iniziativa Weekidney offre quindi a Medici e Specialisti un’occasione di confronto, crescita e condivisione sulle necessità dei pazienti e i nuovi modelli assistenziali da applicare.” Le consulenze si svolgeranno a partire dalla seconda metà di novembre 2023, presso ambulatori di MMG distribuiti sul territorio nazionale. Le persone che hanno già una diagnosi di MRC o presentano importanti fattori di rischio per questa malattia saranno invitate dal proprio MMG a incontrare Nefrologo per una consulenza specialistica gratuita.