XV Congresso AIMO, Balestrazzi: “Importantissima la tutela della salute visiva, specialmente nei pazienti anziani”

“La tutela della salute visiva è molto importante, specialmente nei pazienti anziani”, dichiara la dott.ssa Alessandra Balestrazzi, presidente dell’Associazione Italiana dei Medici Oculisti in occasione del XV Congresso AIMO. “Se hanno problematiche di visione possono incorrere ad esempio in cadute, quindi in fratture, e andare incontro ad una serie di problemi, come l’impossibilità di guidare, per cui hanno bisogno di assistenza.” La vista va dunque tutelata negli anziani, ma anche nei giovani, dove si registra un allarmante aumento di casi di miopia, anche tra bambini e adolescenti. “Per fortuna, anche in questo campo la tecnologia oggi ci viene in aiuto: ci sono strategie (farmacologiche o con lenti correttive) per evitare che la miopia aumenti e sono molto importanti perché per ogni diottria di aumento di miopia c’è un aumento anche delle possibili complicanze associate. Dobbiamo evitare di arrivare a livelli di miopia che possano dare più facilmente cataratta, degenerazione maculare o addirittura distacco di retina. Insieme alle Aziende e a tutti gli esperti del settore stiamo mettendo a punto soluzioni sempre più innovative per fermare la progressione della miopia.”

Tra i temi affrontati nel corso del Congresso AIMO 2024, anche la formazione universitaria all’estero: “Nel corso di una interessante tavola rotonda, a cui hanno partecipato molti Oculisti che si sono formati all’estero, abbiamo parlato delle certificazioni europee in collaborazione con lo European Board of Ophthalmology, quindi delle vere e proprie fellowship che i nostri Specializzandi possono frequentare per certificare le loro competenze”, afferma ancora Balestrazzi. “L’appello ai giovani colleghi è sicuramente quello di andare a scoprire le varie realtà all’estero per completare la propria formazione e di non limitarsi solo ad una unica sottospecialità, ma spaziare (dalla cornea al glaucoma fino alla retina) per capire quale possa essere la propria passione e quindi scegliere il proprio campo di interesse. All’estero ci si può formare molto bene, si possono apprendere tante cose, ma abbiamo bisogno che questi giovani colleghi, così competenti, possano tornare a lavorare in Italia per prestare il loro servizio nel sistema sanitario pubblico, convenzionato o privato.”